Expoplant - Acquista online: Myrtus communis subsp. tarentina

Il Mirto tarentina (Myrtus communis tarentina) è un arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Myrtaceae che mantiene un portamento compatto e denso raggiungendo 2 metri di altezza. La fioritura avviene in estate con piccoli fiori profumati, seguono le bacche.

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Myrtus communis subsp. tarentina
Tipologia
Arbusti, cespugli e piante da siepe
Descrizione:
Il Mirto tarentina (Myrtus communis tarentina) è un arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Myrtaceae che mantiene un portamento compatto e denso raggiungendo 2 metri di altezza. La fioritura avviene in estate con piccoli fiori profumati, seguono le bacche.
Venduta da:
Si trova in:
Puglia
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Caratteristiche
Stato coltivazione
Vaso
Altezza pianta
Da 1 a 30 cm
Diametro vaso
17 cm
Caratteristiche botaniche e colturali
Pianta premiata dalla Royal Horticoltural Society.
Arbusto medio-piccolo, sempreverde, compatto, con piccole foglie verde scuro (più piccole della specie di provenienza), strettamente ovate e coriacee, aromatiche e boccioli rosa che si aprono con fiori bianchi, a coppa, seguiti da bacche nero-violacee.

ERBORISTICA: costituenti principali sono il mirtolo, contenente mirtenolo, geraniolo, alfa-pinene, limonene, cineolo, tannini e resine.
L'intera pianta può essere utilizzata per il contenuto in olii essenziali e sostanze aromatiche quale balsamica, astringente, ad azione antisettica e decongestionante. Gli oli più apprezzati provengono dalla Corsica, dalla Sardegna.
Per uso interno in caso di infezioni urinarie, perdite vaginali, congestione bronchiale, tosse secca.
Per uso esterno contro l'acne (olio) infezioni gengivali ed emorroidi.
I principi attivi del Myrtus communis sono facilmente assorbiti e conferiscono all'urina un aroma di violetta entro 15 minuti dall'ingestione.
L'olio è impiegato in profumeria, nella preparazione di saponi e cosmetici.
L'essenza tratta dai fiori è usata in profumeria e cosmetica, nota come "Acqua degli angeli" o "Acqua angelica" è un ottimo tonico astringente.
Il decotto delle foglie aggiunto all'acqua del bagno, svolge un'azione tonificante. (fonte: ActaPlantarum)
TISANA AL MIRTO:
2 cucchiai di foglie di mirto
200 ml di acqua
miele di mirto o millefiori
Istruzioni: mettete a bollire l'acqua, poi mettete un cucchiaio per tazza di foglie di mirto.
Versate l'acqua bollente e lasciate riposare per 10 minuti, coprendo la tazza con un piattino o usare la tisaniera.
Dolcificare a piacere con miele di mirto.
Espettorante e depurativa. Da bere in primavera e nei cambi di stagione.

CURIOSITA': la lucentezza fogliare del Mirto rappresenta un esempio di adattamento alle caratteristiche ambientali del Mediterraneo. Grazie all'azione riflettente delle foglie, parte dei raggi solari vengono deviati, come se si riflettessero su uno specchio, evitando in tal modo i danni che potrebbero essere causati alla pianta da una eccessiva insolazione.
Il liquore di Mirto che sino a pochi anni fa occupava un mercato di nicchia a livello regionale, ora ha conquistato il mercato nazionale; la domanda di materia prima principalmente soddisfatta dai raccoglitori stagionali, ha portato ad una notevole pressione antropica sulla vegetazione spontanea, non più sostenibile; pertanto in Sardegna da anni si sta promuovendo la coltivazione in impianti specializzati.
È ampiamente coltivato anche per il suo valore ornamentale.

Nell'antica Grecia, questa pianta era sacra ad Afrodite, dea dell'amore e della bellezza.
Per i Romani sacra a Venere, era simbolo di trionfo e di vittoria; era fra le piante considerate simbolo di Roma, nel Foro un'antica ara era consacrata a Venere Mirtea; pare infatti che la dea dopo essere nata dalle acque del mare di Cipro, accortasi che un satiro la spiava, si fosse nascosta dietro un cespuglio di Mirto per sottrarsi agli sguardi concupiscenti di lui.
Con i suoi rami si intrecciavano ghirlande con le quali si incoronavano poeti ed eroi.
I fiori, forse per il colore candido, erano considerati simbolo di verginità e di amore puro e venivano impiegati per ornare il capo delle giovani spose e per addobbare i tavoli durante i banchetti nuziali.
In Mesopotamia i rami del mirto venivano bruciati per prevenire il contagio di malattie infettive.
I persiani usavano le foglie mettendole a contatto direttamente con i piedi, contro il sudore, proprio come si fa oggi, con le solette antisudore.
Il suo legno odoroso, veniva bruciato nelle cerimonie religiose antiche.
Gli ebrei lo usano durante Sukkoth (festa delle capanne), funzione sinagogale che prevede la presenza di 4 specie legnose, fra cui il Mirto (hadas).
In Medio Oriente, i fiori, vengono ancor oggi impiegati per confezionare bouquet da sposa.
Presso l'Orto Botanico di Pisa, una zona è denominata “L' Orto del Mirto” è la sezione dedicata alle piante medicinali; l'area prende il nome da un vecchio albero di Myrtus communis subsp. tarentina (L.) Nyman ivi ubicato.
Recentemente presso l' Università degli Studi di Cagliari - Dipartimento di Tossicologia - Sez. Alimenti e Ambiente sono stati riscontrati interessanti risultati sull'attività antiossidante degli estratti delle bacche di mirto che ne suggeriscono un incremento dell'uso in campo alimentare.
Zona d'origine
Areale Mediterraneo
Tipo di pianta
Cespugli e arbusti
Tipologia 2
Erbe mangerecce
Chioma
Sempreverde
Luce solare
Sole
Esposizione
Sud, Est, Riparata
Tipo di suolo
Argilloso, Sabbioso, Ricco di scheletro, Ricco di sostanza organica, Medio impasto
Umidità substrato
Umido, Ben drenato
PH Suolo
Acido, Neutro, Alcalino
Zona di rusticità USDA
7, 8, 9, 10, 11
Altezza a massimo sviluppo
1-1,5 m
Tempo di raggiungimento "massima" altezza
10-20 anni
Larghezza a massimo sviluppo
1-1,5 m
Habitus (portamento)
Cespuglioso
Accrescimento
Lento
Difficoltà di manutenzione
Bassa
Tipo di giardino
Aree verdi in ambito urbano urbani e cortili, Aree verdi in campagna, Giardino informale, Giardino mediterraneo, Giardino roccioso, Giardino selvatico, Giardino zone marine-costiere
Uso
Aiuole miste, Bordure, Coprisuolo, Macchie arbustive, Siepi
Mesi di interesse
Tutti
Colore prevalente in primavera
Verde
Colore prevalente in estate
Bianco
Rosa intenso
Rosa chiaro
Verde
Colore prevalente in autunno
Nero
Viola
Verde
Colore prevalente in inverno
Verde
Colore dei fiori
Bianco
Rosa intenso
Rosa chiaro
Colore delle foglie
Verde
Colore dei frutti
Nero
Viola
Profumo
Percepibile
Parte profumata
Fiori, Frutti, Foglie
Attrae le farfalle
Si
Tossicità
No
Fioritura
Giugno, Luglio, Agosto
Ricette
In cucina le foglie possono essere utilizzate per insaporire piatti di carne e pesce, per aromatizzare carni insaccate e olive.
I frutti vengono usati per produrre liquori, famoso è il Mirto sardo, ma anche per aromatizzare l'acquavite in alcune zone, per sostituire altre spezie, ad esempio il pepe.
Nella tradizione gastronomica sarda il mirto è un'importante condimento per aromatizzare carni sia arrosto che bollite.
RICETTARIO
GELATO AL MIELE E FIORI DI MIRTO
Ingredienti:
500 ml di panna da montare
100 gr di miele al mirto
3 uova
1 cucchiaio di fiori di mirto
Preparazione:
Dentro una casseruola versate la panna le uova e il miele. Mescolate e amalgamate bene il tutto, a fiamma bassissima.
Aggiungete i fiori di mirto, lavati e asciugati. Lasciate intiepidire.
Mettete il tutto dentro una gelatiera o nel congelatore del frigo, e mescolate con una forchetta ogni 30 min per 3 ore in tutto. Guarnite con dei fiori e delle foglie di mirto, tenuti a parte.

PERNICI RIPIENE AL MIRTO E UVA
Ingredienti:
2 pernici
100 gr di lardo a fette
1 fetta di pancetta da 100 g
2 cucchiaiate di strutto
1 cipolla
1 o 2 spicchi d'aglio
la mollica di 1 panino
1 bicchiere vino bianco secco
1 uovo
la buccia grattugiata di 1/2 limone
2 rametti mirto
1 grappolo d'uva bianca
pepe nero macinato fresco
sale marino
Preparazione: spiumate, pulite, fiammeggiate e lavate le pernici. Preparate il ripieno con la cipolla e l'aglio tritati, la mollica di pane sbriciolata, le interiora (fegato, cuore e stomaco delle pernici e pancetta: tutti tritati), la buccia di limone, 1 uovo, salate e pepate. Amalgamate bene la farcia. Riempite le pernici con il composto, salate e pepate, avvolgetele con le fette di lardo e i rametti di mirto, legatele con uno spago da cucina. Posatele sopra una teglia unta di strutto. Mettete in forno a 180° per 60 min., coprite con un coperchio o foglio d'alluminio, ogni tanto irroratele con il vino bianco. Negli ultimi 10 o 5 minuti, aggiungete gli acini d'uva lavati e asciugati. Appena cotte, tagliatele e servitele calde.

RISOTTO CON FUNGHI E FOGLIE DI MIRTO
Ingredienti:
400 gr di riso di Sardegna o carnaroli
100 gr di funghi freschi misti (finferli, porcini o prataioli)
5 foglie di mirto
1 cipolla piccola
100 gr di pecorino semistagionato o parmigiano-reggiano
1/2 bicchiere vino bianco secco
3 cucchiai olio evo
1 cucchiaio di burro
1 l e 1/2 di brodo vegetale
burro per mantecare
pepe nero
sale marino
(potete sostituite il burro con una fetta sottile di lardo e il brodo vegetale con brodo di carne)
Preparazione: pulite, raschiate, passate un panno bagnato sul cappello dei funghi. In una padella rosolateli con il lardo tritato finemente o 1 cucchiaio di burro, salate e pepate, e finite la cottura. In un tegame, versate 2 cucchiai d'olio, la cipolla tritata, fatela rosolare, senza farla colorire. Aggiungete il riso, tostatelo per qualche minuto, versate il vino e lasciate sfumare. Aggiungete a mano a mano il brodo caldo, fino al raggiungimento della cottura al dente. Spegnete il fuoco. Mantecate il riso con il formaggio. Tritate le foglie di mirto e mettetele con una noce di burro e un 1 cucchiaio d'olio a rosolare per qualche minuto. Aggiungetele al riso insieme ai funghi e servite subito.

RISOTTO AL MIRTO E ZAFFERANO
Ingredienti:
350 gr di riso carnaroli
200 gr di pollo a tocchetti
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
2 cucchiai di olio d'oliva
50 gr di burro
50 gr di pecorino sardo grattugiato
1 bicchiere di vino bianco
3 rametti di mirto
1 bustina di zafferano
1/2 l di brodo vegetale
pepe nero
sale marino
Preparazione: rosolate la cipolla con l'olio e metà del burro. Aggiungete il mirto pestato con l'aglio. Mettete a rosolare la carne di pollo. Versate il vino e fate sfumare. Togliete la carne. Versate il riso lavato. Tostate il riso. Aggiungete il brodo e portate a cottura. Mettete lo zafferano. A cottura ultimata, rimettete la carne, il sale e se piace il pepe. Fate mantecare con il resto del burro e il formaggio e servite.

CIOCCOLATINI AL MIRTO
Ingredienti:
500 gr di cioccolato fondente
150 gr di cioccolato al latte
100 ml di panna liquida
2 cucchiai di liquore o grappa al mirto
confettini d'argento colorati
30 pirottini di carta
Preparazione: grattugiate il cioccolato fondente e scioglietelo a bagnomaria. Versate il cioccolato liquefatto dentro i pirottini, facendo rapprendere solo i contorni. Poi capovolgete i pirottini e fate uscire il cioccolato liquido. Mettete i pirottini in frigo per 30 minuti. Grattugiate il cioccolato al latte. A parte mettete a bollire la panna in un tegame, togliete dal fuoco e aggiungete il cioccolato al latte grattugiato e il liquore di Mirto. Mescolate bene e lasciate raffreddare. Dopo, con l'aiuto di una siringa, versate questo composto dentro i pirottini, lasciando un po' di spazio, per poi poterli coprire e chiudere con il restante cioccolato fondente liquefatto. Decorate con i confettini e metteteli di nuovo in frigo, per 30 minuti.
Conservate in una scatola di latta, dentro al frigo.

PESTO AL MIRTO
Ingredienti:
50 gr di foglie di mirto bio (o 30 gr di foglie di mirto e 20 gr di foglie di prezzemolo)
50 gr di pecorino sardo o romano Dop grattugiato, semistagionato (o anche di più, secondo i gusti)
2 cucchiai di mandorle dolci, spellate o tritate (o 1 cucchiaio di mandorle tritate e 1 cucchiaio di noci spellate e tritate)
1/2 bicchiere di olio evo
2 spicchi di aglio bio
1 pizzico di sale marino integrale
Preparazione: per la preparazione procedete come un normale pesto. Pulite, lavate e asciugate le foglie di mirto, pestatele insieme all'aglio sbucciato dentro un pestello di marmo o di legno, oppure usate un comodo frullatore.
Aggiungete il resto degli ingredienti, per ultimo l'olio a filo. Cercate di rendere il prodotto, cremoso e omogeneo.
Conservatelo dentro un barattolo pulito, sterilizzato e asciutto, in frigo.
Usatelo per condire a piacimento. Se ne è avanzato, conservatelo in frigo per 3 o 4 settimane.

POLLO AL MIRTO
Ingredienti:
1 pollo intero
1 carota
1 ciuffo di prezzemolo
1 gambo di sedano
pepe
sale
rami di mirto
Preparazione: risciacquate bene il pollo e mettetelo in una pentola piena d'acqua fredda non troppo salata, in cui avrete immerso una carota sbucciata, la cipolla tagliata a metà, il gambo di sedano ed un ciuffetto di prezzemolo.
Mettete sul fuoco, portate a bollore e fate lessare per un'ora o più, secondo le dimensioni. Quando la carne è cotta si stacca facilmente dall'osso. Scolate il pollo, cospargetelo di sale e spolveratelo con una macinata di pepe. Mettetelo ancora caldo in una zuppiera dove avrete posato un letto di rami di mirto. Coprite con altro mirto e fate in modo che questo rimanga bene a contatto con la pelle del pollo. Sigillate la zuppiera con la pellicola e riponete in frigorifero per uno o due giorni prima di consumare. Servite a temperatura ambiente.

GAMBERO ROSSO ALL'ALGHERESE
Ingredienti:
300 gr di gamberi rossi freschi
300 gr di piccoli pomodori maturi
2 cipollotti bianchi
mirto
rosmarino
timo
aglio
aceto
olio extravergine d'oliva
sale grosso e fino
pepe
Preparazione: pulite i cipollotti, eliminate il verde, incideteli e lavateli, poi affettateli molto sottilmente per il lungo e lasciateli a bagno in acqua fredda per almeno 15′. Lavate i pomodori e tagliateli a spicchietti, raccoglieteli in uno scolapasta e lasciateli sgocciolare per 10′. Sgusciate i gamberi, eliminando le teste e lasciando solo la parte terminale del codino; eliminate il budellino scuro e incideteli con 2-3 taglietti trasversali sul dorso, per evitare che si arriccino in cottura. Raccogliete pomodori e cipollotti in una insalatiera e conditeli con olio, sale fino, pepe e una goccia di aceto. Riempite una padella di sale grosso e cospargetelo con foglie di timo, rosmarino, mirto. Completate con uno spicchio di aglio schiacciato con la buccia, e fate scaldare la padella sul fuoco, con un coperchio, per 5′. Togliete la padella dal fuoco e adagiate i gamberi sul sale caldo, lasciandoveli per 2′. Serviteli accompagnandoli con l’insalata di pomodori e cipollotti.

GALLINA AL MIRTO
Ingredienti:
1 gallina
1 cipolla
1 gambo di sedano
1 carota
rosmarino
mirto
patate
olio extravergine d'oliva
sale
pepe
Preparazione: per la ricetta della gallina al mirto, passate la gallina sulla fiamma viva per eliminare eventuali residui di penne e piume. Eliminate la testa e le zampe, lavatela bene e asciugatela tamponandola con carta da cucina. Salatela esternamente e internamente. Portate a bollore una pentola di acqua con la cipolla, il sedano, la carota e qualche ramo di rosmarino. Immergetevi la gallina, dopo averla legata con uno spago, in modo che non si scomponga durante la cottura. Coperchiate e fate cuocere finché la carne tenderà a staccarsi dalle ossa senza spappolarsi. Sgocciolatela dal brodo e, ancora fumante, adagiatela in un piatto fondo, su un letto di mirto.
Copritela completamente di mirto, poggiatevi un piatto sopra e lasciatela raffreddare per 24 ore, in modo che si impregni bene dell’aroma delle foglie. Servitela fredda, con patate bollite a piacere, condite con olio, sale e pepe.

CONIGLIO CON AGLIO E MIRTO
Ingredienti:

2 cosce di coniglio unite a sella, circa gr 500
un'intera testa d'aglio
un rametto di mirto
vino bianco secco
olio d'oliva
brodo
sale
Preparazione: per fare il coniglio con aglio e mirto, staccate le due cosce di coniglio, in modo da ottenere 4 pezzi (porzioni). Scaldate 3 cucchiaiate d’olio d’oliva in una teglia da forno. Rosolatevi la carne, insieme con il mirto spezzettato e gli spicchi d’aglio, staccati dalla testa, ma non sbucciati. Salate, bagnate con il vino, quindi passate in forno per 45′. Controllate di tanto in tanto e, se la carne si asciuga troppo, rigiratela e bagnatela con poco brodo caldo. Servite subito, con gli spicchi d’aglio e tutto il fondo di cottura.
Consiglio: il mirto, classico della cucina sarda, si trova presso ortolani ed erboristerie. L’aglio, cotto, è ottimo spremuto dalla sua buccia e spalmato sulla carne.

CARRE' DI AGNELLO AL MIRTO
Ingredienti:

800 gr di carré d'agnello ben pulito di pelli, scarti, dell'osso di base
300 gr di cipollotti
8 asparagi
farina
mirto
burro
vino bianco secco
olio extravergine e per friggere
sale
pepe
Preparazione: per la ricetta del carrè di agnello al mirto, spaccate il carré in 4 pezzi uguali da condire con olio, sale, pepe, mirto e arrostire in forno a 190 °C per 20-30′ (dipende da quanto al sangue preferite la carne), sfumandola a metà cottura con un dito di vino.
Intanto tagliate i cipollotti a rondelle, stufateli con una noce di burro, sale, un dito d’acqua e, appena saranno morbidi, frullateli in salsa da aromatizzare con foglioline di mirto.
Riducete gli asparagi a fette lunghe e sottili, infarinatele, salatele e friggetele nell’olio caldo. Servite il carré con la salsa di cipollotti, gli asparagi e una guarnizione a piacere.

AGNELLO AL MIRTO E PURE' DI FAVE (6 persone)
Ingredienti:
2 cosciotti di agnello da 3 kg
350 gr di vino bianco secco
200 gr di fave secche spezzate
160 gr di liquore di mirto
sedano
carota
cipolla
alloro
rosmarino
timo
olio extravergine di oliva
sale
Preparazione: mettete a bagno le fave per almeno 12 ore. Disossate i cosciotti (o chiedete di farlo al macellaio) e fateli marinare per 12 ore con una carota, 2 gambi di sedano e una cipolla affettati, 2 foglie di alloro, il vino bianco e il liquore di mirto. Girateli dopo circa 6 ore. Togliete la carne dalla marinata, legate i cosciotti per mantenerli in forma. In una casseruola scaldate 3 cucchiai di olio, rosolatevi i cosciotti facendoli ben colorire, aggiungete le verdure della marinata, fate insaporire anch’esse e infine bagnate con la marinata. Coprite, abbassate il fuoco e lasciate stufare per 2 ore. Durante la cottura controllate che il liquido non si restringa troppo e, se necessario, bagnate con poca acqua calda; salate a fine cottura.Lessate nel frattempo le fave, coprendole di acqua fredda leggermente salata, fino a quando non saranno diventate tenere (ci vorrà circa 1 ora dal bollore); scolatele, tenendo da parte il liquido. Frullatele diluendole, se occorre, con il loro liquido di cottura: dovrete ottenere la consistenza di un purè. Tritate un ciuffetto di rosmarino con alcuni rametti di timo, circa un cucchiaio, mescolateli al purè di fave, mantecate con un paio di cucchiai di olio e aggiustate di sale.Frullate il fondo di cottura dell’agnello: se fosse troppo brodoso, fatelo ridurre oppure frullate le verdure, scolate. Servite l’agnello con il suo sugo e con il pur di fave.

LIQUORE DI MIRTO
Ingredienti:
bacche di mirto 600 gr
acqua 1 lt
zucchero 600 gr
alcool puro a 90° 1 lt
Preparazione: mettete le bacche di mirto in un recipiente a chiusura ermetica abbastanza grande da contenere sia le bacche che l’alcool. Coprite le bacche di mirto con l’alcool e lasciate riposare il tutto in un posto buio e fresco per almeno 40 giorni, agitando di tanto in tanto il recipiente.
Trascorso questo tempo filtrate l’alcool dalle bacche di mirto e dai residui e strizzate delicatamente le bacche con un canovaccio o con della stamina per ricavarne tutti i succhi e le essenze che hanno assorbito. Nel frattempo preparate uno sciroppo facendo bollire l’acqua, e sciogliendovi lo zucchero; una volta ottenuto lo sciroppo, fatelo raffreddare e poi miscelatelo con l’alcool aromatizzato. Filtrate di nuovo il tutto, imbottigliate e lasciate riposare il liquore così ottenuto per almeno un mese, meglio se due, in un luogo fresco.



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